Fate Airbnb non fate la Guerra!
Avvicinandosi l’estate i politici vanno in vacanza, beati loro, ed inevitabilmente il loro dialogo con i vicini di ombrellone e con i direttori degli alberghi che li ospitano cade sull’argomento Airbnb. Si sa come vanno a finire queste cose nelle lunghe serate estive. Ci si sente tutti più aperti e disponibili e dalle storie individuali si arriva alle soluzioni universali ed infine al salvataggio del mondo intero, il mondo del turismo italiano in questo caso.
Era infatti proprio il 21 giugno del 2017 quando venne convertito in legge il decreto* dal nome evocativo: “Regime fiscale delle locazioni brevi” ribattezzato decreto Airbnb, del quale ancora oggi nessuno potrebbe giurare sui soggetti coinvolti né tantomeno sulle modalità di applicazione, per la gioia di commercialisti ed Agenzia Entrate che possono così darne interpretazioni diverse, tutte corrette e tutte possibili come se le leggi dello stato fossero scritte sulla pagina dell’oroscopo.
Anche in queste settimane avvicinandosi la data del solstizio d’estate non mancano i rumors** su nuove macchine che i nostri legislatori ed i loro amici di ombrellone stanno montandoci contro, mescolando il mazzo di codici Regionali o provinciali con un elenco di obblighi destinati a chi “fa Airbnb” di cui l’unica parte oggi chiara è proprio l’elenco delle sanzioni. Per non sbagliare evidentemente oggi il legislatore parte dalla multa, come dire la legge è opinabile ma la sanzione sarà comunque tosta, e più questa è elevata più la legge diventa credibile… decisamente uno spirito ciceroniano!
Attendiamo quindi fiduciosi il giorno delle decisioni irrevocabili in cui gli evasori di Airbnb verranno finalmente fermati sul bagnasciuga.
* circolare 24/E «Regime fiscale delle locazioni brevi – Art. 4 DL 24 aprile 2017 n. 50, convertito dalla legge 21 giugno 2017 n. 96»
** pacchetto di emendamenti al Decreto Crescita (Dl 34 del 2019) presentati lunedì 10 giugno. La notizia è stata confermata dal Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio che si definisce più che soddisfatto della misura.